Il fritto misto di pesce è un secondo piatto super tradizionale della cucina marinaresca italiana, eppure è uno dei piatti con più varianti. La sua filosofia infatti è quella di friggere i piccoli pesci che finiscono nelle reti dei pescatori e che sarebbe difficile cucinare diversamente. La variante del fritto misto infatti è il fritto di paranza, un insieme di piccoli pesci a lisca tratti dal pescato del giorno.
Il fritto misto invece è un insieme di pesci a lisca, molluschi e crostacei. In questa ricetta vi proponiamo un mix abbastanza semplice da realizzare, con i prodotti che facilmente si trovano al banco del pescivendolo, ma le varianti saranno solo limitate dalla vostra fantasia. Le acciughe possono essere sostituite con le sardine, e piccoli pesci adatti a questa preparazione che a volte si trovano sono le anguelle. Chicche di bontà sono le piccole sogliole, le guance di rana pescatrice, le moeche (i granchi che hanno appena fatto la muta), i canestrelli o le cappe sante.
Ci sono anche varianti regionali: la frittura di pesce della vigilia napoletana prevede il capitone, cioè l’anguilla; le moeche sono tipiche del veneziano, i gamberi rossi sono del Sud Italia mentre le mazzancolle o gamberi grigi sono più frequenti al Nord. Altri pesci a lisca buoni da friggere sono le triglie, soprattutto se piccole, le gallinelle, e i piccoli scorfani.
L’infarinatura è un’altra questione che divide gli animi, in generale il trucco di molti ristoranti è usare la farina di riso, che rende il fritto molto croccante e un po’ dolce. Per evitare che il gusto sia troppo dolce, in questa ricetta abbiamo mescolato alla farina di riso la semola.
L'articolo Fritto misto di pesce proviene da Dissapore.