Il brodetto fanese è un piatto unico di pesce tipico di tutta la costiera adriatica, si fa con il pesce di piccola taglia, e probabilmente la sua origine è povera: veniva preparato direttamente dai pescatori sulle barche con il pesce troppo piccolo per essere venduto.
Il trucco della sua preparazione sta nel conoscere i tempi di cottura di tutto il pesce usato, in modo da cuocerlo a puntino senza rischiare di stracuocere e disfare i pesci più teneri. L’insieme di pesce che vi proponiamo qui è da considerarsi come una linea guida, ma la cosa migliore è chiedere al proprio pescivendolo cosa c’è a disposizione e regolarsi di conseguenza. Sicuramente il brodetto deve contare seppie o calamari, la rana pescatrice, vari pesci di piccola taglia e vari crostacei. Non sono invece previsti i molluschi.
Il brodetto è una variante della zuppa di pesce, ed è il nome che le si dà sulla sponda adriatica, dal Veneto fino a Pescara, e un brodetto viene preparato anche nelle isole della Dalmazia e a Cipro, il che deriva ovviamente dalla dominazione veneziana di quelle zone. Insomma il brodetto gode di molte varianti locali, ma è sicuramente in Romagna e nelle Marche che la tradizione è più sentita. Nelle Marche la ricetta del brodetto fanese è forse la variante più nota, ma c’è anche quello di Porto Recanati che aggiunge lo zafferano. Per chi si domandasse che differenza ci sia tra brodetto e caciucco, le differenze più evidenti sono tre: la provenienza del pesce che nel caciucco è di scoglio nel brodetto di rena; la consistenza che nel brodetto è più brodosa e infine l’uso di pomodoro concentrato nel brodetto e di pomodoro fresco nel caciucco.
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