Gli involtini di vitello sono un piatto che ci riporta alla cucina casalinga degli anni 80 e 90 quando ancora gli abbinamenti di carne salumi e formaggi non erano stati tacciati di immoralità e pesantezza. Sono un secondo gustoso e goloso, inoltre sono un buon modo per dare vigore anche a quei tagli di carne che non useremmo in modi diversi.
Per questa ricetta abbiamo scelto la carne di vitello, anzi di vitella, che normalmente è più grassa del maschio. Ricordiamo che si definisce carne di vitello la carne proveniente da un bovino che non ha superato i 12 mesi di vita, si tratta di una carne bianca e non rossa, molto digeribile e poco ricca di grassi e di colesterolo.
La preparazione di questi involtini è molto semplice e prevede un unico trucco, quello di battere bene la carne, infatti una fetta di carne troppo alta non si cuocerà bene e rimarrà dura soprattutto nella parte interna dell’involtino. Questa ricetta inoltre si può personalizzare a piacere sostituendo al prosciutto un altro affettato (speck, prosciutto crudo o mortadella sono i migliori) e sostituendo all’Emmenthal un altro formaggio, l’importante è che sia a pasta filante e che non sia una sottiletta.
Si può decidere inoltre di cuocere nella padella degli involtini una verdura, che insaporisce la carne e che ne viene insaporita. In questo senso sono ottimi dei cuori di carciofo, dei porri o dei cipollotti.
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